03 Mag Europa chiama America
Le 5 stagioni della musica, rassegna di musica e cultura di viaggio, ideata da Paola Gallo per l’associazione trevigiana Musica in Valigia, riapre l’atrio di Ca’ Sugana alle ore 16,30 nei giorni di sabato 9, con il caffè letterario, e domenica 10 Maggio 2015 con le musiche di Brahms, Ravel e Gershwin.
Innovativi, come sempre, i due incontri varcheranno i confini europei per approdare negli USA sia per la loro tematica, improntata sulla neo-emigrazione culturale e la musica classicojazz sia servendosi di una modernissima tecnologia che utilizzerà un collegamento visivo diretto con l’università di Charlotte nel North Carolina.
Protagonisti e nuovi testimoni della fresca eccellenza italiana ci saranno tre giovani che, in ambiti diversi del sapere, rappresentano ad oggi, il meglio della nostra bandiera per la lingua, la letteratura, l’arte e la musica: Caterina Agostini, giovanissima docente universitaria presso l’università del North Carolina di lingua, letteratura e cultura italiana, Gugliemo Botter, conosciutissimo artista grafico italo-amaericano, di nascita trevigiana e Mosè Andrich pianista di grande talento, bellunese, ma triestino d’adozione.
La loro presenza rappresenta qualcosa di significativo per Treviso poiché racconteranno ciò che di meglio hanno ottenuto, con percorsi diversissimi, dal rimescolamento di ‘italianità’ con il sistema didattico – culturale di oltre oceano.
“Caterina Agostini è docente universitaria di Lingua, letteratura e cultura italiana, Storia greca e storia della scienza presso l’ University of North Carolina a Charlotte. Nata e cresciuta a Padova, dal 2012 vive negli Stati Uniti per lavoro.
I suoi interessi di ricerca includono nuove tecniche e nuovi approcci nell’istruzione universitaria per diffondere la storia della scienza, in particolare botanica e medicina, insieme agli studi del mondo classico. Si è formata ed ha iniziato il lavoro di ricerca in Italia (Università degli Studi di Padova, Università di Pisa), poi in Gran Bretagna, negli Stati Uniti ed infine in Canada.
Il suo primo incarico di ricerca, coordinato dal Professor William R. Shea, Emerito di Harvard University, fu uno studio sull’Orto Botanico di Padova al tempo di Galileo Galilei. Caterina ha anche recentemente pubblicato un saggio su Plinio il Vecchio dove indaga riferendosi alla “Naturalis Historia” convinzioni personali e pratiche sociali per gli antichi Romani.
Il suo lavoro editoriale comprende traduzioni di articoli, saggi, libri e documenti legali da e in italiano, inglese, latino e greco. Dal 2014, fa parte della Commissione Nazionale per il latino e il greco nelle scuole superiori americane, dove ha il ruolo di giudice nel concorso annuale della National Junior Classical League, Creative Writing Contest.
Nel tempo libero, Caterina legge e dipinge ad acquerello.”
Guglielmo Botter è nato a Treviso, in seno ad una famiglia riconosciuta nel mondo dell’arte da tre generazioni con Girolamo, Mario e Memi, benemeriti restauratori di affreschi in tutta la Regione del Veneto.
Ha iniziato a disegnare con la china senza il supporto di matita o gomma ad appena 5 anni. Il suo soggetto preferito è il paesaggio urbano che, nella sua tipicità, gli ha permesso di vincere vari concorsi nazionali ed internazionali. Il disegno di Piazza Pola a Treviso è diventato, nel 1980, un francobollo ufficiale delle Poste Italiane dandogli la notorietà a soli 13 anni. Il Comune di Treviso, a riconoscimento dell’importante traguardo, lo invitò ad esporre i suoi disegni affianco a quelli del bisnonno Girolamo.
Si è laureato in architettura presso lo IUAV di Venezia, ma la passione per la grafica lo ha preso a tal punto da divenire la sua professione. Come i grandi viaggiatori del passato tiene sempre con sé un quaderno dove è solito disegnare gli angoli più affascinanti delle città e dei luoghi visitati.
Dopo aver valorizzato gli angoli più suggestivi della sua città, nel 1997 realizzò, in forma grafica, una pianta prospettica di Treviso che divenne, per il suo inusuale punto di vista, un’icona artistica del turismo cittadino.
E’ cittadino Italo-Americano per parte di mamma (anche Lei pittrice) alla quale ha dedicato un libro intitolato Un’Americana a Treviso, finalista del concorso Giovanni Comisso.
MOSE’ ANDRICH Ha iniziato a studiare pianoforte a soli sei anni a Belluno, sua città natale. Dopo il diploma di liceo classico, si trasferisce a Milano dove studia per un anno al Conservatorio “G. Verdi” con Attilio Martignoni e nel frattempo porta a termine gli studi all’Università Cattolica del capoluogo lombardo laureandosi in Lettere con una tesi sul giornalismo cattolico durante la prima guerra mondiale. La passione per lo strumento lo porta quindi a Trieste nella classe del maestro Massimo Gon. Diversi i corsi di perfezionamento sostenuti con pianisti e docenti dei Conservatori europei, tra i quali si ricorda quelli con Peep Lassman, Wolfgang Watzinger e Christine Karajeva.
Il giovane e talentuoso pianista, classe 1989, oltre ad avere la passione per le partiture classiche si è specializzato nel campo della musica jazz. Nei numerosi concerti che ha tenuto come solista spicca infatti un repertorio musicale che va dal classico-romantico agli standards della grande tradizione improvvisativa del ‘900. Per questa sua passione il prestigioso Berklee College of Music di Boston lo ha selezionato per partecipare alle clinics che si tengono ogni anno a Perugia nell’ambito di Umbria Jazz. E’ anche compositore e nei prossimi mesi le opere saranno raccolte in un disco.